Luna ️ 01-10-09 / 29-03-2019
In questo momento sarei dovuto essere in Giordania. Un viaggio in solitaria programmato da qualche mese.
Ma ho dovuto abbandonare questo desiderio.
Una settimana prima di partire, alla mia cagnolona Luna, è stato diagnosticato un tumore ad un rene; una massa maligna e tremendamente aggressiva e non operabile chirurgicamente. Le pochissime speranze di sopravvivenza erano legate ad una cura farmacologica.
Luna in quel momento, comunque, stava bene; non manifestava dolori od altri malesseri. Ed io avevo comunque preso un periodo di ferie.
Per questi motivi ho preso la decisione di fare un viaggio con Lei. Un viaggio che avrei voluto fare da tempo ma che avevo sempre rimandato per paura di recarLe danno in quanto – come molti di voi sapranno – la sua schiena, geneticamente, non era messa bene. La scelta era quella del “prendere o lasciare”. Ed io ho preso, consapevole di tutti i rischi.
Ho scelto di fare il cammino dei briganti perché mi ispirava.
Ho scelto di farlo Lei ed io da soli perché questa è la nostra e di nessun’altro.
Ho scelto di farlo campeggiando wild ovunque capitasse perché volevo eliminare i più futili “privilegi umani” ed essere il più possibile in sintonia con Lei.
Sono stati sette bellissimi giorni. Abbiamo camminato per 100Km tra campagne, colline, montagne, riserve naturali e bellissimi borghi medievali dimenticati da Dio. Un percorso ad anello nei territori abruzzesi/laziali. Mentre io mi stupivo di fronte a panorami mozzafiato, Lei si meravigliava ascoltando tanti nuovi suoni e profumi diversi. Tutto questo nella cornice della sbocciatura di una nuova primavera. 24 ore su 24 insieme. Ed eravamo felici.
L’ultimo giorno però c’era qualcosa che non andava.
Come spesso accadeva, mentre richiudevo la tenda, Luna mi era dietro e, con la zampetta, mi incitava a sbrigarmi come a dire “Papà muoviti che dobbiamo andare”.
Era l’ultima tappa. Abbiamo percorso un paio di Km e poi Luna si è fermata. Non ne voleva più sapere di camminare, non c’era verso di farla muovere. Non sapevo cosa avesse. I suoi occhi erano vispi e vogliosi. Credevo fosse solo stanchezza. Mancavano 10Km alla macchina ed in quel momento ho deciso che, quell’ultima distanza, dovevamo percorrerla facendoci aiutare.
Ma eravamo in mezzo al nulla e non c’era nessuno. L’ho presa in braccio ma dopo pochi metri anche io non ne avevo più. Ho provato a chiamare i numeri di emergenza; la forestale mi dice che con l’auto di servizio non possono accompagnarmi fino alla mia auto. Ho detto che avrei pagato anche a titolo personale. Niente.
Mi son fatto forza. Luna era di nuovo tra le mie braccia e sulle spalle avevo uno zaino di circa 14Kg. Abbiamo percorso qualche chilometro fino a raggiungere una strada trafficata. Ho fatto l’autostop ed un angelo ci ha caricati ed accompagnati fino alla macchina.
Nei pressi di casa Luna ha tirato su la testa una ultima volta; aveva capito che eravamo ormai a casa.
Ma, arrivati alla clinica veterinaria, Lei era già andata. Qualcosa dentro si è rotto.
E’ morta nel suo solito silenzio discreto ed educato.
Credo di averLe regalato una bellissima ed immensa ultima gioia con la nostra ultima avventura. Ed io mi sono regalato il più bel ultimo ricordo che potessi avere di Lei.
E’ un ossimoro velato quello che sto per dire ma negli ultimi sette giorni siamo stati più vivi che mai.
Il mio intento non è quello di trasmettere tristezza. Voglio trasmettere positività. Un invito a vivere appieno le nostre vite. Ogni cosa ha la sua fine e dobbiamo cercare di sfruttare al meglio la nostra risorsa più preziosa: il tempo.
Adesso per me inizia un’altra fase. Un altro inizio. L’ennesimo cambiamento. Si ricomincia da un nuovo punto. Ed ho staccato un altro biglietto per andare. Non so dove arriverò, non conosco la destinazione ma di sicuro ho scelto la direzione.
Nel video racconto gli ultimi sette giorni di vita della mia carissima Luna. Questa è la nostra avventura, la nostra storia d’amore che spero di rendere memorabile ed infinita.