La storia di Lhakpa Sherpa, madre single di tre figli, che per nove volte è stata in cima all’Everest (senza sponsor!).

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Lhakpa Sherpa

Oggi voglio parlarvi di una donna straordinaria.

Una di quelle donne che ha deciso di prendere in mano la propria vita e farne quello che voleva.

Il suo nome è Lhakpa Sherpa e vive nel Connecticut.

Cos’ha di speciale questa donna? 

Nella primavera del 2000 è stata la prima donna nepalese a salire e a discendere la montagna più alta del mondo; l’Everest.

Cosa che ha ripetuto per ben nove volte, detenendo il record mondiale per quanto riguarda l’universo femminile.

In questi mesi ha iniziato un nuovo allenamento perché nella primavera del 2020 vorrà tentare nuovamente l’impresa.

Lhakpa Sherpa è una madre single con tre figli a carico. Lavora come lavapiatti e guadagna uno stipendio davvero minimo. Tutte le volte che ha deciso di intraprendere il suo viaggio verso il Nepal per arrivare in cima all’Everest, lo ha fatto con i suoi risparmi. 

Proprio così, questa fantastica donna non ha mai avuto uno sponsor che la seguisse in una delle sue imprese.

Lhakpa ha 45 anni, almeno così crede. E’ cresciuta a Balakharka un villaggio nella regione del Makalu nell’Himalaya nepalese e non c’erano certificati di nascita. 

Alcuni dei suoi fratelli lavorano nel settore delle spedizioni e fanno base a Kathmandu. Il fratello maggiore è stato in cima all’Everest più di 10 volte, il minore cinque e una delle sorelle è arrivata anche lei una volta sulla cima.

E’ molto preoccupata sulla tematica che “bastano i soldi per arrivare in cima all’Everest”, come se il resto del lavoro lo facessero gli Sherpa. 

Uno sherpa per questo tipo di imprese, può costare dai 30.000 dollari in su, e nonostante stiamo parlando di persone super allenata e abituate a quel tipo di clima e di altitudine, non basta avere i soldi per tentare la scalata verso il tetto del mondo.

Ci sono decine di modi in cui una persona può morire sull’Everest: cadute, aria rarefatta, valanghe.. 

Lhakpa è un Atleta con la “A” maiuscola, nonostante che non ci sia uno sponsor a seguirla ogni giorno e che gli permetta di vivere della sua passione.

Una delle volte in cui è salita in cima all’Everest era incinta al secondo mese di uno dei suoi figli. Un’altra volta invece, aveva partorito da 8 mesi.

Tutto questo con l’alimentazione che lei può permettersi con il lavoro che fa.

Come mai allora non ha uno sponsor? Alcuni pensano per il fatto che non sia “tradizionalmente commerciabile”: è una madre single di mezza età, immigrata, che non parla benissimo l’inglese e che non cura nessun aspetto dei suoi profili social.

Il suo sogno è quello di raggiungere la vetta dell’Everest nella primavera del 2020 e subito dopo quella del K2, una cima che sogna, ma che per via del maltempo non gli ha ancora permesso di raggiungerla. 

“Questo è da pazzi” interviene l’intervistatore del Guardian.

“Lo so, ma tutti gli atleti estremi sono pazzi” risponde Lhakpa.

“Voglio dimostrare al mondo che posso farlo. Voglio mostrare alle donne che mi assomigliano che anche loro possono farlo”.

 

Personalmente la storia di Lhakpa mi ha colpito tantissimo.

La sua è una vita fatta di sacrifici, di abusi e violenza da parte dell’ex marito.

Però è una vita fatta di rivincite e gigantesche soddisfazioni personali.

Lhakpa Sherpa con due delle sue figlie

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